Mexico e nuvole
di Silvana alias miss papaia
Milano linate 2 agosto 2002 ore 5.15, si parte ed inizia una nuova avventura, destinazione la città più grande del mondo: Città del Messico.
Dopo aver attraversato nuvole di tanti paesi arriviamo su questo sconfinato spazio denso di luci e bagliori, una città ampia come una regione, piena di storia, di storie che si intrecciano, di luoghi nascosti e vistosi.
Proprio dal ' Distretto Federal' si snoda dolcemente la nostra vacanza messicana, ma non il banale e scontato relax da occidentali ai tropici! tutti noi anche senza conoscerci vogliamo vedere, conoscere, parlare, ascoltare, mangiare, assaporare, ridere,odorare, mescolarci alla gente.
L'incontro con Andres, nella sua casa piena di studenti di origini e culture diverse, è l'inquadramento storico, sociale, economico e politico di questo paese così ricco di eventi; dall'ascolto attento si passa alle domande più disparate a cui lui ha sempre una risposta specifica ed ampia, incontrarli docenti così preparati ed appassionati!.
I giorni si susseguono tra la scoperta della sensazionale bellezza della archeologia pre-ispanica, la realtà politica e sociale attuale, il chili, la frutta, la natura così affascinante e così lacerata, la moltitudine di lingue, culture e tradizioni, la compagnia attenta ed allegra di Veronica e tanto altro ancora.
Mentre scrivo penso quanto sia difficile descrivere i diversi paesaggi su cui abbiamo posato lo sguardo, in realtà è complicato comunicare in astratto le sensazioni provate; ora ripenso a tutti quei piccoli grandi incontri che mi hanno dato la possibilità di scambiare attivamente le proprie esperienze.
Ad esempio anche se attraverso tre lingue diverse, è stato semplice ed immediato parlare con un gruppo di donne disperse nella campagna, del piacere di creare con le proprie mani prodotti artigianali, in una mescolanza di tradizione e originalità; quando questo inverno indosserò la giacca nera non sarà solo la lana a scaldarmi ma anche il sole di quella mattina.
E poi il Chiapas...la selva Lacandona ha il potere di riaccendere le passioni politiche più sopite, questo senso comunitario e democratico così radicato, a volte ha il potere di svelare il senso più autentico della società.
Allora qualsiasi occasione è stimolo per parlare delle lotte passate e future con una forza simile allo scorrere delle cascate: dirompente e costante; come l'acqua che copre di continuo le rocce in modo energico e delicato, così la scelta politica diventa una scelta di vita totale e pressante.
Il Messico è anche una esplosione di colori che viene intrappolata nei telai delle donne,nei loro tappeti, nei loro vestiti, nelle loro sciarpe che proteggono e sostengono bambini dagli occhi intensi color ossidiana, dalla ambra che rispecchia le sfumature del sole, dai sacchi traboccanti di peperoni di tutte le forme e grandezze, dall'odore inebriante del cioccolato alla cannella ecc...
Milano 30 agosto 2002: poter godere di tutto questo significa essere alla ricerca ma anche riuscire a fermarsi.