La revolucion en la cabeza
di Paolo Cabrini
Un breve articolo di un partecipante al viaggio in Ecuador, un viaggio molto ben riuscito, che ha dato l’impulso al gruppo di scrivere una piccola pubblicazione affinchè l’esperienza del viaggio possa continuare....
Non è un caso, oggi, parlare di rivoluzione nel continente latino, questa volta una rivoluzione non violenta che parte appunto nella testa. Una protesta e una lotta mirata a destituire le piccole e grandi prepotenze dei governi latino americani. Un efficace tentativo di migliorare le condizioni umane del popolo ecuadoregno. Movimento sostenuto per trent’anni dalla Fondazione MCCH, che si impegna ad appoggiare e edificare cooperative autonome, basate su una autosufficienza politica ed economica.
La “Revolucion en la Cabeza” è il titolo dato ad una piccola pubblicazione, speriamo di prossima uscita, nata da una iniziativa di gruppo durante il viaggio in Ecuador 99.
La scelta di realizzare questo piccolo libro, composto da brani poetici, impressioni di luoghi, osservazioni sugli aspetti politici e rivoluzionari della vita indigena dell’Ecuador unito a fotografie, nasce come una riflessione per continuare idealmente ma anche con consapevolezza il viaggio. Poichè il ritorno crea sempre una rottura mediata dal ricordo, mentre il tempo e l’ambiente occidentale ne allontano sempre più l’entusiasmo per un’esperienza vissuta e resa importante, dal reciproco rapporto con le comunità indigene. Ecco la necessità di mantenere vivo ed effettivo quel contatto realizzato durante il viaggio, con un progetto narrativo, coinvolgendo i partecipanti a rendere sempre presente una realtà sociale, bisognosa di essere divulgata e di arrivare alla testa di tutti.
Perchè la fine di un viaggio non sia solo un felice ricordo, ma possa invece essere l’inizio di una nuova collaborazione umana e culturale con il paese visitato. Certo che questo progetto possa essere di suggerimento per altri futuri viaggi e diffondere pensieri, culture e civiltà diverse dalla nostra, amandole e rispettandole e condividendone i percorsi e le lotte per la libertà.